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Un mistero giace dimenticato sotto la frana, nota come “l’Ira di S. Giorgio”, che devastò le Dolomiti nel 1913. Vivi, sopravvivi e scopri cosa è successo in una storia di amicizia, di crescita e di vendetta in un piccolo e dimenticato paese del sud-tirolo.
L'incidente di S.Giorgio, o l'ira di S.Giorgio come venne conosciuto nel 1913, è stato classificato come una delle tante frane che hanno flagellato i piccoli paesi montani delle Dolomiti poco prima della Grande Guerra.
Secondo i pochi articoli recuperati del periodo (dal Bozner Nachrichten, Bozner Zeitung, der Tiroler e Tiroler Volksblatt), molti segnali nei giorni precedenti l'incidente erano stati completamente sottovalutati. Boati, tremori, luminescenze notturne erano state dipinte come fantasia rurale, legate a una qualche forma di misticismo religioso che faceva capo ad una piccola abbazia: una sorta di avviso divino, misto a credenze popolari legate al culto della montagna.
Alfine, una notte del rigido inverno del 1913 una parete rocciosa di parecchie centinaia di metri scivolò su un piccolo paese, cancellandone l’esistenza.
Un evento così drammatico da lasciare tracce indelebili sulle pareti montane riesce ancora oggi a rendere vano ogni tentativo di ritrovarne i resti: di questo paese si è perso addirittura il nome.
Risalire alla posizione attraverso le autorità ecclesiastiche, citando l'abbazia, non ha portato risultati validi.
Eppure molti frammenti di diari, appartenuti presumibilmente a sopravvissuti di cui si sono perse le tracce, sono stati trovati tra l’Italia e l’Austria. Indizi dispersi in innumerevoli e apparentemente scollegati documenti che suggeriscono qualcosa di oscuro e misterioso: volutamente nascosto come una sorta di Damnatio Memoriae.
